La Direttiva Uccelli compie 40 anni

Il 2 aprile del 1979 avveniva una grande svolta nella storia della conservazione della natura in Europa quando nasceva a Bruxelles la Direttiva Uccelli ( la direttiva fu poi emendata nel 2009 ed è ufficialmente nota come Council Directive 2009/147/EC on the conservation of wild birds). La Direttiva Uccelli tuttora, assieme alla direttiva Habitat, rappresenta il pilastro fondamentale per la tutela della biodiversità.

Screenshot 2019-04-03 at 20.36.30.pngUlteriori informazioni sulla Direttiva Uccelli, la sua storia, dove ha trionfato e dove fallito si possono trovare sul sito dell RSPB. Il testo in italiano della direttiva si trova.

Nel giorno del 40esimo anniversario della direttiva, Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia ha detto:”La direttiva Uccelli ha avuto un impatto fortissimo sulla conservazione della natura, sotto il profilo sia tecnico che culturale. Grazie alla direttiva, la protezione degli uccelli è diventata una questione prioritaria e trasversale, da affrontare superando le tradizioni più retrograde (si pensi all’uccellagione, alle cacce durante la migrazione degli uccelli o alle forme di persecuzione dei rapaci, ritenuti portatori di malaugurio) e guardando agli innumerevoli legami che uniscono gli uccelli agli habitat, all’agricoltura, alle pratiche umane, alla cultura”.

La LIPU ricorda che grazie alla direttiva, 5.646 Zone di protezione speciale sono state create in tutta Europa, 500 specie di uccelli nidificanti o svernanti presenti in Europa protette e molte di loro sono state salvate dall’estinzione.  Maggiorni informazioni sul sito della LIPU

#FlightForSurvival

Ogni anno 25.000.000 di uccelli vengono uccisi illegamente. Non ho sbagliato e messo qualche zero di troppo, sono proprio venticinque milioni.

Oggi Birdlife International ha lanciato la sua nuova campagna Flight For Survival contro la caccia illegale di uccelli e si sono focalizzati sulle storie di alcune specie di cui ci viene raccontato il tragitto migratorio e i problemi che incontrano. Andate a vedervi il bel sito che hanno realizzato ed seguire le sette storie di questi magnifici uccelli e i loro viaggi per la sopravvivenza https://flightforsurvival.org/

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La LIPU in quanto partner italiano di Birdlife fa parte di questa campagna, e vuole parlare di quelle specie che “soffrono a causa dei cambiamenti climatici e della distruzione del loro habitat naturale ma continuano, nonostante le difficoltà, ad essere oggetto di caccia”. Maggiori informazioni sul loro sito.

Seguite la discussione online con #FlightForSurvival

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Cambridge-Irlanda, andata e ritorno [Parte 2]

Dopo aver scritto della prima parte di questo viaggio sul traghetto all’andata, mi trovo a scrivere la seconda parte nel viaggio di ritorno. Abbiamo passato una settimana bellissima, con un tempo meraviglioso tutto il tempo e anche nella traversata di ritorno il sole ci accompagna. Ma riprendiamo dove ci eravamo lasciati: eravamo rimasti nel tragitto dal Galles all’Irlanda…

Dopo essere sbarcati al porto di Dublino ci siamo subito messi in marci verso sud, direzione New Ross. Non ero mai stata nel soleggiato sud dell’Irlanda e devo dire che me ne sono proprio innamorata, sarà appunto che era sempre soleggiato!

Dopo il matrimonio dei nostri amici a New Ross ci siamo diretti ancora più a sud, fino alla costa, destinazione Kilmore Quay. Avevamo scelto questa cittadina per un preciso motivo: è dal suo porto infatti che partono le barca che portano sulla più grande delle Isole Saltee. Si tratta di una coppia di isole di proprietà privata, parte di una zona speciale di conservazione, su cui si può accedere rivolgendosi all’unica persona di Kilmore Quay che ha il permesso di portare gente a terra.

Le isole sono di proprietà della famiglia Neale dal 1943 e il primo proprietario Michael, si era dichiarato Principe Michael I e ora il figlio maggiore è Principe Michael II. Storia vera, giuro – sull’isola si vede anche il trovo di pietra e il monumento che si il primo monarca si era eretto da solo (per tutta la storia qui).

Ma veniamo al vero motivo per cui volevamo visitare quest’isola… gli uccelli, ovviamente! In questo magnifico luogo si trovano stupende colonie di uccelli marini e siccome l’isola è disabitata e poco visitata è possibile vedere gli animali da vicino – uno spettacolo davvero incredibile .

Abbiamo visto decine di migliaia di uccelli tra cui, gazze marine, urie, sule, cormorani, marangoni dal ciuffo, fulmari, gabbiani tridattili, e soprattutto… le pulcinella di mare! Una lista con tutte le specie e dove si possono trovare sull’isola si può trovare qui.

Il paesaggio di brughiera sull’isola era davvero stupendo, le campanelle erano incredibilmente ancora in fiore coprendo come un manto blu-violacelo il su e giù del terreno. Abbiamo potuto esplorare l’isola in lungo e in largo per circa cinque ore e in quel tempo siamo riusciti visitare diverse colonie di uccelli. Le pulcinella di mare erano in diversi punti dell’isola e quando ci siamo seduti sul prato per consumare il picnic era incredibile vedere che a meno di 5 metri da noi questi clown del mare ci scrutavano curiosi mentre entravano e uscivano dalle loro tane nel terreno.

IMG_4563.jpgLa colonia di sule è stata una delle cose più incredibile che io abbia visto. Spesso questi uccelli nidificano a strapiombo sul mare, ma nella parte più a sud ovest dell’isola migliaia di sule nidificano in un posto accessibile, e stando attenta a mantenere le distanze di sicurezza mi sono avvicinata come mai avrei potuto sperare.

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IMG_4841.jpgLa nostra permanenza irlandese è stata davvero piacevole, e abbiamo visitato molti posti bellissimi, tra cui il parco nazionale delle Wicklow Mountains, ma sicuramente le Saltee Islands avranno per sempre un posto speciale nel mio cuore.

Nell prossime settimane mi aspettano tre viaggi di lavoro in posti meravigliosi e non mancherò di raccontare le mie avventure!

Cambridge-Irlanda, andata e ritorno [Parte I]

Quando i nostri amici ci hanno invitato al loro matrimonio mi sono chiesta due cose: 1. come ci arriviamo in quell’angolo remoto dell’Irlanda? e soprattutto 2. visto che abbiamo l’occasione del viaggio quali luoghi possiamo esplorare?

Siccome alla fine la risposta alla prima domanda non era importante, ho pensato di iniziare rispondendo alla seconda e preparare un percorso che avesse il luogo del matrimonio (Mooncoin) come destinazione, ma prevedesse tappe all’andata e al ritorno in luoghi che volevamo visitare. Il tragitto diventa la parte migliore di un viaggio!

Per avere la libertà di fermarci dove volevamo abbiamo deciso di guidare, quindi ieri mattina siamo partiti da casa alla volta del Galles. Siamo arrivati a Holyhead, a Nord-Ovest dell’isola di Anglesey, abbiamo lasciato i bagagli al bed&breakfast e siamo ripartiti subito per visitare la riserva South Stack Cliffs. Si tratta di una riserva RSPB quindi il giorno prima avevo sentito la mia collega che la gestisce e mi ero fatta dare delle dritte.

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Le colonie di uccelli marine sono una qualcosa che mi lascia sempre senza fiato. E non solo per l’odore 🙂 C’erano decine di migliaia di uccelli abbarbicati sulle scogliere, pronti a deporre le loro uova nei luoghi più improbabili! Abbiamo visto innumerevoli gazze marine (razorbill) e altrettante urie comuni (guillemot). Siamo anche riusciti a scorgere una pulcinella di mare (puffin) – a quanto pare non ce ne sono molte qui – ma le star della giornata sono stati senza dubbio i gracchi corallini (chough): un corvo con becco e zampe rosse e un distintivo richiamo. Si trova in altre parti del mondo, ma qui a nord lo si trova solo nelle zone montuose e costiere dalle coste occidentali di Irlanda e Gran Bretagna.

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La vista era spettacolare, e non posso immaginare un modo migliore di iniziare la vacanza che con una camminata tra i fiori della brughiera costiera con una magnifica colonia di uccelli marini sullo sfondo!

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Il viaggio continua e oggi partiamo alla volta di Dublino (siamo già partiti in relata, e infatti questo post è stato scritto a bordo del traghetto!), nei prossimi giorni posterò il seguito delle nostre avventure. Posso già anticipare che se tutto va come speriamo South Stack Cliff non sarà l’ultima colonia di uccelli marini che vedremo in questo viaggio!

TO BE CONTINUED…

 

10 maggio – Giornata Mondiale degli uccelli migratori

Oggi è la giornata mondiale degli uccelli migratori, una iniziativa istituita nel 2006 per sensibilizzare ed informare sull’importanza degli uccelli migratori.

Il team di quest’anno è “stop alla caccia, commercio e cattura illegale” e vuole portare l’attenzione sull’incredibile numero di uccelli che ogni anno vengono uccisi o catturati illegalmente.

Si tratta di milioni di uccelli ogni anno, numeri inspostenibili soprattutto quando esistano molte altre pressioni  su questi animali come la perdita di habitat e il cambiamento climatico.

Governi di tutto il mondo hanno approvato leggi per regolare o proibire lo sfruttamento di questi animali, ma le leggi non sono sempre rispettate o fatte rispettare.

Per farsi un idea della magnitudine del problema basta dare un’occhiata al rapporto di Birdlife International The Killing

#WorldMigratoryBirdDay

http://www.worldmigratorybirdday.org/

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Sabato a Woodwalton Fen

Ieri mi sono alzata più presto del solito per partecipare a un workshop sui silvidi per imparare a riconoscerli al canto. Con il senno di poi uscire presto in quella che si è poi rivelata una delle giornate più caldo dell’anno (il colore porpora che porto sulle spalle se è la prova, auch) è stata una ottima idea per godersi al meglio la splendida giornata.

Il workshop era organizzato dal Wildlife Trust in un posto non lontano da casa mia, giusto 20 minuti di macchina. Per prima cosa abbiamo fatto un ripasso teorico sulle specie che volevamo vedere/sentire e l’ottimo istruttore si è soprattutto soffermato sui canti. Questa parte si è svolta a Ramsey Heights ma nel giro di un’oretta dall’inizio siamo subito usciti sul campo per fare pratica.

C siamo incamminati verso la vicina riserva naturale Woodwalton Fen, una delle prime riserve istituite nel Regno Unito. Woodwalton Fen su infatti acquistata nel 1910 da Charles Rothschild, famoso naturalista e banchiere, un vero pioniere della conservazione della natura. Oggi Woodwalton Fen è una bellissima National Nature Reserve gestita da Natural England e presenta diversi ambienti: zone umide, canneti, prati, cespugli e bosco. Si tratta di una delle ultime torbiera a cariceto (fen) così a ovest nella regione dell’East Anglia. [Mi rendo conto che questo habitat merita un post tutto suo per cui mi riservo di parlarne meglio in futuro].

Ma torniamo a ieri e agli uccelli. La mattina è stata decisamente buona in quanto non sono siamo riusciti a sentire tutte le specie di silvidi che volevamo studiare, ma abbiamo avvistato/sentito molto di più [fanelli, picchio rosso maggiore, cuculo, coppia di falchi di palude, nibbio reale].

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Sterpazzola, credit Andreas Treptes

 

Come dicevo noi ci volevamo soffermare sui silvidi, una famiglia di passeriformi che comprende uccelli comuni (come la Capinera) dal canto melodioso. Alcune delle specie sui cui ci siamo concentrati sono migratori e sono quindi da poco tornati per dare inizio alla stagione riproduttiva. Ci siamo soffermati su queste dieci specie:

Capinera Sylvia atricapilla  Blackcap

Usignolo di fiume Cettia cetti Cetti’s warbler

Luì piccolo Phylloscopus collybita Chiffchaff

Beccafico Sylvia borin Garden warbler

Forapaglie macchiettato Locustella naevia Grasshopper warbler

Bigiarella Sylvia curruca Lesser whitethroat

Cannaiola Acrocephalus scirpaceus Reed warbler

Forapaglie Acrocephalus schoenobaenus Sedge warbler

Sterpazzola Sylvia communis Common Whitethroat

Luì Grosso Phylloscopus trochilus Willow warbler

Ammetto di non essere bravissima a riconoscere gli uccelli al canto – c’è da dire in mia difesa che lavorando alla RSPB il mio metro di paragone sono alcuni dei migliori esperti in circolazione- ma se mi applico sono bravina. Devo poi aggiungere la complicazione del confondere i nomi tra italiano, inglese e latino – proprio non ce la posso fare!

Questo workshop ha sicuramente contribuito alla mia istruzione in quanto sono riuscita a comparare le specie che si possono confondere. Sebbene non possa certo dire di essere in grado di identificare le varie specie al 100% (ma nemmeno gli esperti di cui sopra sono sempre sicuri al 100%) posso però continuare a fare pratica e con il tempo migliorare. Per fortuna ci sono alcune specie che sono praticamente inconfondibili (come l’Usignolo di fiume, il Luì piccolo o il Forapaglie macchiettato), e con queste non si sbaglia mai! 

Link per ascoltare una collezione dei canti dei silvidi, oppure si possono cercare registrazioni delle varie specie su xenocanto.

Coro mattutino

Oggi è la prima domenica di Maggio e come ogni anno da più di 30 anni è International Dawn Chorus Day! Ci sono eventi in tutto il mondo (mappa), bisogna alzarsi presto (ma ne vale la pena, giuro!) e la cosa bella è che non bisogna per forza farlo oggi (alla fine è domenica, ci sta anche che uno non abbia voglia di alzarsi presto…). Ogni mattina in primavera va bene per godersi la quotidiana sinfonia del canto mattutino degli uccelli.

Appena svegli, spesso ben prima dell’alba, gli uccelli iniziano a cantare per segnalare la loro presenza, scoraggiando i rivali e sperando di attirare le femmine – e cantando per apparire in forma. In primavera c’è il picco del coro: i maschi sono ansiosi di assicurarsi una compagna e difendere il territorio.

Al lavoro negli scorsi mesi ho scritto diversi articoli sul coro del mattino e ho imparato anche molte cose, tra cui l’origine del proverbio inglese the early bird catches the worm. I prima a iniziare a cantare sono infatti di solito gli uccelli insettivori, come merli e pettirossi, che svegliandosi presto riescono a trovare i lombrichi ancora in superficie. In questo approfondimento di Focus si possono imparare a riconoscere i diversi canti per poi provare a distinguerli nel coro. Qui ci sono solo una decina di specie, e per chi volesse una buona fonte di audio di uccelli di tutto il mondo io consiglio Xeno-canto.51+Vd8PEnML._SX331_BO1,204,203,200_.jpg

Altre risorse per imparare di più sul dawn chorus: il recente podcast della RSPB (A dawn chorus in spring) e il libro Why birds sing (che ho comprato ma ancora non letto).

Lo scorso anno la BBC aveva prodotto un meraviglioso documentario sul coro mattutino: si possono vedere alcuni clip qui, o qui per il video completo (1 ora).

Per chi non ha voglia di uscire oggi è possibile ascoltare il coro grazie alla trasmissione via Soundcamp in diretta per 24 ore dal vivo da diverse parti del mondo.

Ci sarà un altra diretta per il coro, organizzata dalla radio irlandese. Ogni primavera Derek Mooney presenta uno speciale del suo show Mooney Goes Wild su RTÉ Radio 1 trasmette in diretta il dawn chorus grazie a una collaborazione tra RTÉ e altre radio member della European Broadcasting Union (NRK in Norvegia, la BBC, Radio Moscow e National Public Radio in Olanda). Da mezzanotte alle 6 si mattina (ora irlandese) sul sito dello show.

Per seguire il international dawn chorus day su Twitter #IDCD e @IDCD